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Ciao a tutti!

Appena tornata dal Messico, ed ancora sull’onda dell’entusiasmo, vorrei condividere con voi la mia esperienza del Gran Tour,con un diario di viaggio che spero non vi annoi!

Il tour da me effettuato e’ per i primi 4 giorni il Voyager Gran tour del Messico,ma noi siamo rientrati da Citta’del Messico mentre il tour originale prosegue per Palenque,Campeche,San Cristobal e Riviera Maya.

Nota sui voli: indubbiamente il volato e’ molto lungo (13h) ma se si parte col diretto di az da fco, il 777 utilizzato e’ molto comodo e confortevole, con un ottimo intrattenimento di bordo.

All’arrivo, in serata, trasferimento all’hotel Marquis Reforma.L’hotel e’molto scenografico in un’ottima posizione per visitare la citta’,moderno, camere piccole ma molto carine.Ottima la colazione !

1°giorno: San Miguel de Allende.

Iniziamo sin dal primo giorno a rimanere a bocca aperta! Siamo letteralmente ammaliati: una città profondamente messicana, coloratissima, pittoresca, con ripide stradine acciottolate piene di bar e ristoranti di alto livello, case storiche, portoni intarsiati che si aprono su patio elegantissimi, gallerie d’arte..ogni metro andrebbe fotografato! Noi donne siamo anche state attratte (ovviamente) dai negozi pieni di oggetti di artigianato,abiti,tessuti ,qualsiasi cosa che che abbia tutti i colori dell’arcobaleno, in puro stile messicano. Non prendetemi per pazza..ma nelle strette vie del centro mi ha fatto pensare a Polignano ? così, per darvi un’idea!

La citta’sara’prossimamente la capitale della cultura messicana (la nostra Matera,praticamente), e durante tutto l’anno si tengono concerti e manifestazioni.

Hotel Casa Primavera:in puro stile coloniale,con un luminoso patio interno,le camere sono molto ampie ,arredate con oggettistica e quadri relativi proprio al periodo coloniale,bagno piastrellato con ceramiche messicane Voto : 10!

2°giorno: 

Partiamo per Guanajuato, e per strada facciamo una prima sosta al Santuario della Patria,chiesa del 700 patrimonio dell’umanita’.Ho capito perche’la chiamano la Cappella Sistina del Nuovo Mondo:non ho mai visto affreschi cosi’belli fuori dalla nostra Italia.All’arrivo a Guanajuato breve sosta in hotel e poi si parte: ci aspetta la Callejoneada! Si ma..cos’è?? E’semplicemente una delle manifestazioni folcloristiche più belle che abbia mai visto.La città è sede della seconda università più importante del Paese,  e la sera gli studenti (“studiantinas”) vestiti da trovatori accompagnano gruppi di turisti come noi per i vicoli più caratteristici, cantando, suonando ,e coinvolgendo in balli di gruppo e canzoni a squarciagola.Ci hanno addirittura fatto rappresentare una leggenda locale, quella di Carlos e Ana (i nostri Romeo e Giulietta, per intenderci, che la leggenda narra morirono per amore nel Callejon del beso, nel quale si trova il balcone di Ana sotto il quale ancora oggi gli innamorati vanno tradizionalmente a farsi una foto).

Hotel Villa Maria Cristina:straordinario.E’una casa storica su piu’piani terrazzati con molto verde,piscina,camere enormi su due piani ed arredate elegantemente.

 

3°giorno:

Finalmente visitiamo con calma Guanajuato alla luce del giorno.Arriviamo dall’alto, e la vista panoramica e’ mozzafiato: una distesa infinita di case coloratissime, tra le quali spicca l’Università completamente bianca, cinta da ogni lato dalle innumerevoli miniere (la città è conosciuta da secoli proprio per la ricchezza mineraria).Scendiamo con una caratteristica funicolare in centro, e poi visitiamo la famosa università ed il Teatro Juarez.Improvvisamente ci troviamo attorniati da centinaia di persone in costumi coloratissimi che ballano su musiche dei loro antenati,a partire dai Maya.Tutti i colori dell’arcobaleno ci volteggiano attorno..meraviglioso! peccato che e’ ora di partire per Queretaro, che ci aspetta per cena…..

Hotel Holiday Inn: semplice, reception basic ma camere molto carine e fresche.

4°giorno: 

Sosta fotografica all’acquedotto di Queretaro e poi via verso Tula ,l’antica capitale precolombiana dei Toltechi. La parte più bella e meglio conservata e’una piramide in cima alla quale si trovano 4 pilastri che rappresentano guerrieri toltechi (los atlantes). La tappa successiva è Tepotzotlan, dove, oltre a vedere decine di sposi in contemporanea (il che ci fa pensare che aprire un’agenzia qui deve essere molto redditizio)visitiamo la chiesa di San Francisco Javier.Non possiamo credere ai nostri occhi:5 altari interamente rivestiti di foglia d’oro..mai vista una chiesa così sfarzosa.Due passi in un coloratissimo mercatino, e poi si torna a Città del Messico.

 

5°giorno: 

Giornata dedicata alla scoperta di Citta’del Messico.Una passeggiata in centro, per visitare la sua imponente cattedrale,ricca di stucchi dorati,e con un gigantesco crocifisso nero,che loro chiamano il Gesu’del veleno a causa di una leggenda che lo riguarda.All’interno centinaia di lucchetti appesi alle grate,Ponte Milvio non c’entra pero’?..qui si dice che chi ha vicino una persona pettegola deve portare in chiesa un lucchetto, gettare la chiave e chiedere  a Dio di neutralizzare il “nemico”.Il lucchetto simboleggia proprio la bocca chiusa!!! Poi il Palazzo del Governo nel quale ammiriamo gli straordinari affreschi di Diego Rivera (marito di Frida),ed all’uscita ..spettacolo!Decine di persone vestite con costumi tradizionali Aztechi,Maya,Indios,in un turbinio di colori,piume,musiche,danze..ci sono persino stregoni che fanno riti di purificazione ai passanti con incensi ed erbe magiche! Ultima tappa al Museo di Tequila (lo sapete che si dice IL tequila e non LA tequila?) e Mezcal,dove ci facciamo pure una degustazione!

6°giorno:

Prima tappa al Santuario della Virgen de Guadalupe.Questo posto,visitato ben 7 volte da Papi,e’permeato da una straordinaria spiritualita’.Visitiamo la chiesa originaria (la quale,avendo il pavimento in forte pendenza a causa dello sprofondamento della struttura,all’entrata da’un fortissimo senso di stordimento..che strana sensazione!) e la chiesa nuova, gigantesca (tiene 10.000 persone) e moderna. All’interno c’e’addirittura un tapis roulant per permettere a tutti i fedeli di passare sotto il quadro della vergine senza..intralciare.Poi si parte per Teotihuacan…me lo sognavo da anni!In un’ampia pianura sorge quella che e’stata la prima vera metropoli dell’emisfero occidentale.Perfettamente conservata, maestosa, con le sue numerose piramidi tra cui spiccano quella della luna, e la gigantesca piramide del sole, la terza più alta del mondo.Davvero straordinario!

7°giorno: 

La mattina visita al Museo di Antropologia.12 immense sale nelle quali e’esposta la più bella collezione di archeologia messicana, interamente dedicata alle civiltà precolombiane, e divisa per regioni.Tesori archeologici, gioielli, le decorazioni originali che ricoprivano le piramidi, ricostruzioni di tombe, il famoso calendario maya che occupa una sala intera… Ci si potrebbe passare una giornata !

Ma non possiamo,perche’dobbiamo correre nel quartiere di Coyoacan, dove si trova la casa che fu di Frida Kahlo.Il quartiere da solo meriterebbe la visita:caratteristico,con piccole casette colorate,non sembra nemmeno di essere nel centro di Citta’del Messico! Davanti alla famosa “Casa Azul” c’e’una fila interminabile di persone,ma noi , abbiamo la prenotazione e la saltiamo:che soddisfazione! All’interno sembra di tornare indietro nel tempo, e ci si sente vicinissimi a questo grande personaggio.Le stanze sono rimaste come allora,con tutti gli arredi, le fotografie ed addirittura i suoi vestiti.

Per concludere, una considerazione: questo e’ un viaggio straordinario, il Messico che non ti aspetti.Per quasi tutti  il Messico e’solo Chichen Itza e la riviera Maya, mentre e’molto, moltissimo di più. La bellezza e’ stata proprio nello stupore che ci ha colti ad ogni angolo, negli sguardi sorpresi che ci facevamo l’un l’altro indicandoci a vicenda una gli scorci più belli, la sua natura poco turistica e al contrario molto autentica. Città del Messico e’una città straordinaria, ed ho capito quanti danni può fare l’informazione distorta che ce ne  viene data dai media.Ogni quartiere e’diverso dall’altro, e’pulitissima, ma soprattutto noi abbiamo girato in autonomia in taxi, in metro e a piedi, sia di giorno che di notte. Non e’ per nulla il Far West che ci vogliono far credere! 

Ale Roccia

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